Una conversazione con... Kevin Walsh

Abbiamo incontrato Kevin Walsh per parlare della sua collaborazione con Wallsauce.com

Kevin Walsh, nato nello Yorkshire, ha avuto un inizio di carriera difficile, ma da allora la sua arte è apparsa sulle scatole di biscotti natalizi e sulle cartoline di Harrods, oltre che su licenze di altri nomi noti in tutto il mondo.

Cosa ha influenzato il suo stile unico?

"Lavoro tradizionalmente a olio, quindi apprezzo molto le composizioni e l'abilità degli artisti del periodo vittoriano. Mi piacciono anche gli artisti di auto d'epoca come Roy Nockolds e Terrance Cuneo, che poteva dipingere qualsiasi cosa. Dipingeva con successo alcuni dei soggetti più difficili".

Qual è il suo pezzo preferito della nostra collezione e perché?

"Uno dei miei pezzi preferiti è VE Day Celebration. Ci sono circa quaranta persone. È un dipinto piuttosto grande e mi ci sono voluti più di due mesi per realizzarlo. È stato uno dei miei lavori più riusciti".

Murale "Celebrazione del VE Day" di Kevin Walsh

Chi sono le sue influenze nella vita?

"I miei genitori, che hanno sempre incoraggiato la mia arte fin da piccolo. Mi piacevano i cavalieri in armatura, i soldati che si potevano comprare da Woolworths. Passavo ore a disegnarne e colorarne gli eserciti.

Alla fine mi è stato permesso di utilizzare la nostra stanza migliore come studio. È stato un bel sacrificio da parte loro, visto che da piccoli avevamo solo due piani inferiori. Anche mia moglie, Sharon, mi ha sostenuto nei momenti difficili della mia prima carriera, quando ho deciso di diventare un artista a tempo pieno".

Dove vedete installati i murales? Ce n'è uno in particolare che ritenete debba essere collocato in una stanza specifica?

"Molti dei miei lavori sono caratterizzati dal mio interesse per le auto d'epoca e per altri mezzi di trasporto, quindi li vedo bene in uno studio o in una sala hobby".

Il murale "Flying Scotsman at Kings Cross" di Kevin Walsh

Qual è la stanza preferita della vostra casa e perché?

"Devo dire il mio studio. È il luogo in cui trascorro la maggior parte del mio tempo e in cui fuggo. Ho montagne di libri, foto e immagini che mi ispirano. Ho anche scatole di referenze di epoche diverse che ho impiegato anni a raccogliere".

Come descriverebbe il suo percorso per diventare un artista di successo?

"Lavoro duro e perseveranza! Ho sempre lavorato con la premessa di produrre il miglior lavoro possibile, dedicando molte ore a un dipinto quando la ricompensa economica non era così alta. A lungo termine ha dato i suoi frutti".